Pirandello
La morte della persona e la nascita del personaggio
- Anno: 1993
- Autore: Giuseppe Genco
- Formato: 14x22
- Pagine: 220
La morte della persona e la nascita del personaggio
In questo saggio, condotto «con avvedutezza e passione, con perizia e serietà», l'autore ripercorre, sin dalla genesi, la storia del «personaggio» pirandelliano, nato dalla morte del vecchio eroe epico-tragico e dalla dissoluzione della «persona».
Questa storia non è che il viaggio di una creatura dolente verso la conquista del «palcoscenico», il solo luogo in cui essa, ormai «maschera nuda», sola e senza più mediazioni o sostegni, sperimenta la possibilità di attingere la «forma», ossia la «vita» nel processo della sua realizzazione.
Il «palcoscenico» è il «luogo di tortura» nel quale il «personaggio», scontrandosi con la sua stessa finzione e con le componenti strutturali del teatro stesso, consuma l'illusione di assolutizzare la struttura teatrale del mondo.
Cardine della poetica di Pirandello è proprio la fondazione di una vera ontologia del personaggio, creatura che possiede già l'idea primordiale del dramma, vale a dire la capacità di attingere il senso tragico della vita.
La sua «lezione» è tutta nel tentativo disperato di conciliare l'Arte con la Vita, e di contendere all'assurdo del vivere lembi di pietà, all'universale mediocrità e ipocrisia momenti dolorosissimi di consapevolezza e di verità.
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