La confettiera di Sèvres
- Anno: 1989
- Autore: Ercole Ugo D'Andrea
- Formato: 13,5x19
- Pagine: 88
Appunto un asse dominante salentino-ispanico-fiorentino (da Guillén a Luzi, da Aleixandre a Betocchi), presiede e illumina l'arte-vita dell'inerme D'Andrea: il quale, poi, alla sua maniera, è ferreamente armato grazie alla biblioteca ove ha trovato e seguita a trovare i sodali che non lo tradiranno.
Percorrendo il 1981-82 di cui La confettiera di Sèvres si propone diario intermittente e fedele, la sensazione più intensa è quella di un riconvertirsi, ora per ora, del libro in soggetto vivente: non tanto in quel dialogare più o meno scoperto coi numi pietosi di Rilke e Hölderlin, di Sbarbaro o (nei pressi di casa, spirito quasi materialmente odoroso) Comi, quanto, e specialmente, nel diventare, la scrittura, offerta naturale: identica al gelsomino («di pena») e al basilico, al limone e alla menta, secondo una copiosa e sempre urgente mitologia animistica ove, dietro la figura materna (dedicataria e destinataria della penultima silloge del Nostro) affiorano «le nonne», eponime di uno fra i componimenti di spicco del nuovo libro.
Silvio Ramat
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