La bella Afasia
- Anno: 1983
- Autore: Carlo Felice Colucci
- Formato: 13,5x19
- Pagine: 82
Ciò che più sorprende, stilisticamente, in questo discorso è l'uso abbondante - professionale - della terminologia medica, senza che essa si faccia mai invadente e stereotipa, riassorbita com'è, priva di residui freddamente tecnici, nel flusso del poema esistenziale. Del resto, lo stesso può dirsi - ma qui più torna a lavorare l'allusione ironica - delle incastonature delle citazioni letterarie (gli ossi di seppia, l'ilarotragedia, l'alba ai vetri, il tamburo di lana...), che nulla conservano di esibizionistico e fungono invece da richiamo per più vasti coinvolgimenti, per chiamate in causa non personali certo, ma di chi ha sopportato e ha potuto esprimere per tutti un'intuizione del vivere e del soffrire che è di un'intera età.
Colucci la fa sua, con un gesto che potrebbe sembrare di appropriazione ed è invece di Solidarietà, una richiesta d'aiuto che viene subito girata al lettore perché ne tragga una più vasta norma di lettura e di interpretazione.
Giuliano Manacorda
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