La strenua chiarezza di questa poesia è, anche, il segno dello sforzo estremo di non lasciare nulla fuori di essa, allo stato di vita o di letteratura (di reminiscenza d'altra letteratura). Discorso poetico e oggetto lirico coincidono perfettamente, e questo si esaurisce quando quello ha finito tutte le possibilità della parola nel dirlo. Dopo, si apre il dominio della memoria: «Voglio riesumare il tuo corpo», inizia l'ultimo testo della raccolta. Ma è già un'altra cosa, il possibile oggetto di un altro discorso, di un'altra poesia.
Giorgio Bàrberi Squarotti
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