Pittore di stanze
Racconti
- A cura di: Antonio Motta
- Anno: 1987
- Autore: Domenico Cantatore
- Formato: 17x24
- Pagine: 160, rilegato
Racconti
Nella biografia di Cantatore questi racconti s'appartengono alla vita segreta di un incunabolo, e forse sarebbero stati dimenticati dallo stesso autore, se le cure affettuose degli amici non li avessero più volte dissepolti. Eppure a queste "tenere prose di ricordi" come li amava chiamare Bodini, si è alimentato il demone della sua pittura.
Sono racconti internamente datati che ripetono il destino comune a tanti intellettuali meridionali di quegli anni: quello del poeta in fuga dalla propria Itaca. Cantatore non fa eccezione. Viaggiatore povero e insonne, giunge nella Milano degli anni trenta, in quella via Rugabella, un Mont-martre italiano, dove prima di lui erano approdati da altri lieti Gatto e Sinisgalli, Quasimodo e Carrieri. "Sinisgalli, racconta Contatore, abitava un piano sopra al mio nel mastodontico caseggiato di Via Rugabella; a lui mostrai le prime cartelle trascritte su un quaderno di scuola dopo aver trascorso la notte intera con la penna in mano, curvo e infreddolito sul mio piccolo tavolo, unico mobile della mia stanza". E da una perdita irrinunciabile, alla radice di tanta mitologia sul sud. nasce Il pittore di stanze, quella stessa, di un Sud aspro e inaccessibile, che brucia nelle Poesie di Sinisgalli, in Morto ai paesi di Gatto e nelle Poesie di Quasimodo.
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